(Ju-Do)
Questa volta scriverò seriamente, voglio dare spazio al mio grande maestro di Judo, Lino Ciabattoni, scomparso l'altro ieri a 78 anni, dopo aver lottato per qualche mese contro il solito nemico del vecchio e nuovo secolo. Lo conobbi nel 1977, in "omone" di 1.70, con 90 kg di muscoli, quando venne a Corinaldo ad aprire una scuola di Judo; per noi ragazzini di paese (ed adulti) era uno sport nuovo, sconosciuto e subito ce ne appassionammo. Eravamo 120 i primi tempi per poi rimanere dopo 5 anni in 30.. pochi ma buoni!! Facemmo delle gare e qualcuno di noi vinse anche ma quello che importava erano comunque i suoi insegnamenti, fatti non solo di tecniche di judo, ma anche di educazione mentale e del rispetto per l'avversario/prossimo. Poi, con la chiusura della palestra a Corinaldo, smisi di fare judo, ma nel 1992 per caso ritornai a praticarlo a Senigallia, sempre con Lino e con Stefano Pompei, suo braccio destro (e oggi Maestro di Judo della Polisportiva Senigallia). Lino rimase ancora per parecchi anni, poi due anni fa, dopo una vita dedicata al Judo (quasi 60 anni) smise e decise di attaccare la cintura nera al chiodo. Nonostante tutto ho continuato a vederlo ed a parlarci, anche perchè per me era come un secondo padre, un amico, un consigliere. Se ora ripenso ai vari consigli che mi aveva dato sulla vita, posso dire che avrei potuto evitare qualche errore. Poi a Marzo è arrivato inesorabile il male, cosa che lui aveva sempre combattuto sul tatami e sulla strada (era un poliziotto), e che aveva sempre sconfitto, ma stavolta il combattimento era impari, non aveva più la sua forza di un tempo e l'avversario conosceva molte più tecniche per abbatterlo. Le sue difese sono risultate inutili e forse lui già conosceva il risultato di questo suo ultimo combattimento, non ha cercato aiuti artificali o chimici, ha aspettato da vero combattente di salire sul tatami per affrontare la sua ultima gara. Ciao Lino, per me sarai sempre vincitore!!!
Frank